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"Vieni al Padre, fonte di Misericordia"
19 ottobre 2025 * S. Pietro d'Alcantara
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cartoceto-spicello-ago-2012Concelebrazione pellegrinaggio 2012Pellegrinaggio notturno a piedi da Cartoceto a Spicello. Il Vescovo: “Giuseppe: lo straordinario di una fede ordinaria!”
 
Dal sito Diocesano © http://www.fanodiocesi.it/
 
L’Omelia integrale del vescovo Mons. Armando Trasarti
 
La meditazione su San Giuseppe sembra – a tutta prima – mancare di materia: cosa sappiamo di lui? Nessuna parola di lui è registrata nel Vangelo. Il suo linguaggio è il silenzio, è l’obbedienza pronta e generosa a lui domandata. Una via oscura, priva di qualsiasi accenno di personale grandezza. Se osserviamo questa vita tanto modesta, ci apparirà più grande e avventurata e avventurosa di quanto il tenue profilo della sua figura evangelica non offra alla nostra frettolosa visione. Il Vangelo definisce San Giuseppe “giusto” (Mt 1,19).
Possiede una sua insondabile vita interiore dalla quale vengono a lui ordini e conforti singolarissimi e derivano a lui la logica e la forza delle grandi decisioni, proprie delle anime semplici e limpide, come quella di mettere subito a disposizione dei disegni divini la sua libertà, la sua legittima vocazione umana, la sua felicità coniugale, accettando della famiglia la condizione, la responsabilità e il peso…
Offrì, con sacrificio totale, l’intera esistenza alle imponderabili esigenze della sorprendente venuta del Messia.Un uomo impegnato per Maria.
A lui il servizio, a lui il lavoro, a lui il sacrificio, nella penombra del quadro evangelico …
Ciò che è piccolo diventa grande!“Io ti rendo lode o Padre, … perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli” (Mt 11, 25).
natale2008La sua giustizia si compie quando permette a Dio di sormontare la difficoltà che crea una nascita senza padre, infamante per gli uomini.“Giuseppe dalla labbra chiuse è l’uomo dell’interiorità; fa parte di quella coorte di silenziosi per i quali parlare è perdere tempo, è soprattutto tradire l’intraducibile, l’ineffabile.
Giuseppe – malgrado il baccano intorno a Maria e Gesù – non dice niente e non dirà niente; non farà rivelazioni, resterà l’uomo dalla labbra chiuse, l’uomo dell’interiore.
San Bernardo porrà una timida domanda: “Quis? Qualis ?” “Chi è ? Che uomo è ?”.
Ha un senso enorme di Dio, della dismisura del suo Essere e della sua pazzia d’amore.Dopo il ritorno dall’Egitto Giuseppe scompare.
Credetemi, questa morte, questo transitus del beato Giuseppe non ha nulla di triste.Il suo silenzio è lo stesso di Dio.E’ riempito dalla forza dell’Amore”. (Louis-Albert Lassus)
Giuseppe: lo straordinario di una fede ordinaria!
Un amore sconfinato e silenzioso.
 

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"... io piego le ginocchia
davanti al Padre,

dal quale ogni paternità
nei cieli e sulla terra." (Ef. 3,14-15)

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