Omelia delle domeniche e feste Anno B
"Vieni al Padre, fonte di Misericordia"
18 ottobre 2025 * S. Luca evangelista
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Pellegrinaggio-2008-6 Testi liturgici: Gs 24,1-2.15-17.18; Salmo 33; Ef 5,21-32; Gv 6,60-69
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Ogni volta che Gesù fa una rivelazione tale, che è al di fuori delle nostre logiche, suscita lo scandalo e crea divisioni. Alcuni si schierano con lui, altri lo abbandonano, altri ancora gli si mettono contro.
Abbiamo ascoltato come molti dei suoi discepoli se ne vanno, perché, dicono “queste parole sono dure”, non tanto per capirle, quanto per metterle in pratica. Non si rendono conto che solo queste parole servono per dare luce e forza.
Ma è proprio qui, in questo scandalo, che si misura la fede, se è vera, se è radicata nel profondo, o se è solo superficiale, a tipo di verniciatura.
Eppure, Dio non impone mai nulla, ma sempre si appella alla libera nostra scelta.
Lo abbiamo sentito anche dalle parole di Giosuè: “Se vi sembra male servire il Signore, sceglietevi oggi chi volete servire… “. La risposta del popolo: “Anche noi serviremo il Signore”.
Cosa dice a noi, oggi?
Non basta essere stati battezzati una volta ed aver ricevuto anche gli altri sacramenti; è necessario riconfermare la nostra scelta, ogni giorno. Del resto, la vita sempre ci invita a fare delle scelte, in tante situazioni e in ogni campo, non solo quello spirituale.
Sotto quale luce le facciamo? Non è scontato che le nostre decisioni siano sempre conformi alla la legge di Dio.
Cosa dice Gesù a quelli rimasti? “Volete andarvene anche voi?”. La risposta: “Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna…”.
La tentazione è sempre in agguato, per ognuno di noi. La nostra storia, spesso, è storia di tradimenti e di abbandoni: quanti di quelli che hanno intrapreso la strada della fede con noi, poi se ne sono andati! Chi per disimpegno, chi per cattive compagnie, chi per scandali e brutti esempi ricevuti. Certo, rimanere nella comunità ecclesiale non è sempre facile, soprattutto davanti a certi scandali. Gesù ripete a ciascuno: “Volete andarvene anche voi?”.
Sia quel che sia, la fede ci dice di stare al di sopra di queste cose (che sempre ci sono state e sempre ci saranno) e di fissare lo sguardo sulla bontà e misericordia del Signore nei nostri confronti, con piena riconoscenza, come abbiamo ascoltato nella risposta a Giosuè: “Lontano da noi l’abbandonare il Signore… ci ha fatto uscire dalla terra d’Egitto; egli ha compiuto grandi segni dinanzi ai nostri occhi e ci ha custodito per tutto il cammino…”.
Analoga la risposta a Gesù data da Pietro, a nome di tutti; “da chi andremo, Signore?”, come a dire “di chi altri possiamo fidarci?”.
È quello che intendiamo dire ognuno di noi.
Sac. Cesare Ferri, Rettore Santuario San Giuseppe in Spicello

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"... io piego le ginocchia
davanti al Padre,

dal quale ogni paternità
nei cieli e sulla terra." (Ef. 3,14-15)

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